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Tutto sula Cultura Rastafari

Pubblicato Da: Marco / Pubblicato Il: 14 mag, 2024

Rastafari

Il movimento Rastafari, noto anche come Rastafarianesimo, è una religione e un movimento sociale che ha avuto origine in Giamaica negli anni '30 del XX secolo

Le radici del movimento risalgono all'epoca della schiavitù, quando gli africani furono portati nelle Americhe e costretti a lavorare nelle piantagioni. In questo contesto, gli schiavi svilupparono una forma di resistenza spirituale e culturale, mescolando elementi delle loro tradizioni africane con il cristianesimo imposto dai loro padroni.

Il termine "Rastafari" deriva dal titolo di Ras Tafari Makonnen, l'ultimo imperatore d'Etiopia, incoronato nel 1930 con il nome di Haile Selassie I. 

I Rasta credono che Haile Selassie sia la reincarnazione di Gesù Cristo e il messia profetizzato nella Bibbia. Questa credenza si basa su un'interpretazione delle Scritture e sulla convinzione che l'Etiopia sia la terra promessa per i discendenti degli schiavi africani.

Il movimento Rastafari si diffuse rapidamente in Giamaica e in altre parti dei Caraibi, attirando principalmente i giovani delle classi più povere e emarginate. I Rasta si opposero al sistema coloniale e all'oppressione razziale, promuovendo l'orgoglio africano, l'autodeterminazione e il ritorno all'Africa, che chiamano "Zion".

Uno dei personaggi chiave nella storia dei Rasta è Marcus Garvey, un attivista giamaicano che negli anni '20 predicò il "ritorno in Africa" e l'emancipazione dei neri

Anche se Garvey non era un Rasta, le sue idee influenzarono profondamente il movimento, in particolare la sua profezia secondo cui un re africano sarebbe stato incoronato e avrebbe liberato i neri dalla schiavitù mentale e fisica.

Negli anni '60 e '70, il movimento Rastafari guadagnò visibilità internazionale grazie alla popolarità della musica reggae e di artisti come Bob Marley, Peter Tosh e Bunny Wailer. Attraverso la loro musica, questi artisti diffusero il messaggio di pace, amore e giustizia sociale dei Rasta, contribuendo a far conoscere il movimento in tutto il mondo.

Oggi, il Rastafarianesimo conta milioni di seguaci in tutto il mondo, non solo in Giamaica e nei Caraibi, ma anche in Africa, Europa e Nord America. Nonostante le sfide e le controversie che il movimento ha affrontato nel corso degli anni, i Rasta continuano a promuovere i loro valori di spiritualità, rispetto per la natura e lotta contro l'oppressione.

Cosa vuol dire essere rasta?

Essere Rasta significa abbracciare uno stile di vita basato sulla spiritualità, il rispetto per la natura e la lotta contro l'oppressione. 

I Rasta seguono un insieme di principi e pratiche che derivano dalle loro credenze religiose e dalla loro visione del mondo.

Uno dei principi fondamentali dei Rasta è il concetto di "I and I" (Io e Io), che si riferisce all'unità tra l'individuo e Dio. I Rasta credono che ogni persona abbia una scintilla divina dentro di sé e che sia connessa a tutte le altre forme di vita. Questo principio si riflette nel loro linguaggio, in cui spesso usano il pronome "I" (Io) invece di "me" o "you" (tu), per enfatizzare l'unità con il divino.

Un altro aspetto importante dell'essere Rasta è il rispetto per la natura e l'ambiente. I Rasta considerano la terra come sacra e cercano di vivere in armonia con essa, evitando l'uso di prodotti chimici e privilegiando uno stile di vita semplice e sostenibile. 

Molti Rasta sono vegetariani o vegani, poiché credono che il consumo di carne sia dannoso per il corpo e per l'ambiente.

I Rasta sono anche noti per il loro impegno nella lotta contro l'oppressione e l'ingiustizia sociale. Essi vedono il sistema "Babylon", ovvero la società occidentale dominante, come corrotto e oppressivo, e cercano di resistere ad esso attraverso la spiritualità, la musica e l'attivismo. I Rasta promuovono l'uguaglianza, la pace e la giustizia sociale, e molti di loro sono attivi in movimenti per i diritti civili e contro il razzismo.

Essere Rasta significa anche adottare uno stile di vita semplice e naturale, evitando il consumismo e l'materialismo. I Rasta spesso indossano abiti dai colori vivaci, che rappresentano i colori della bandiera etiope (verde, giallo e rosso), e portano i capelli in lunghe treccine chiamate dreadlocks, che simboleggiano la loro connessione con la natura e il rifiuto degli standard di bellezza occidentali.

Infine, essere Rasta significa partecipare a pratiche spirituali come la meditazione, la preghiera e l'uso rituale della marijuana, che chiamano "ganja" o "erba sacra". I Rasta credono che la marijuana sia una pianta sacra menzionata nella Bibbia e che il suo uso possa facilitare l'elevazione spirituale e la connessione con il divino.

A cosa credono i Rasta?

I Rasta hanno un sistema di credenze unico che combina elementi del cristianesimo, dell'ebraismo e delle religioni africane tradizionali. Al centro della loro fede c'è la figura di Haile Selassie I, l'ultimo imperatore d'Etiopia, che considerano la reincarnazione di Gesù Cristo e il messia profetizzato nella Bibbia.

I Rasta credono in un unico Dio, che chiamano "Jah" o "Rastafari". Secondo la loro interpretazione delle Scritture, Jah si è manifestato in diverse forme nel corso della storia, tra cui Mosè, Gesù Cristo e Haile Selassie I. I Rasta vedono Haile Selassie come il "Re dei Re" e il "Signore dei Signori", e credono che egli guiderà il popolo africano fuori dall'oppressione e verso la terra promessa di Zion (Africa).

Un'altra credenza fondamentale dei Rasta è il concetto di "Ital", che si riferisce a uno stile di vita naturale e sano. I Rasta credono che il corpo sia un tempio dello spirito e che debba essere trattato con rispetto. Per questo motivo, molti di loro seguono una dieta vegetariana o vegana, evitando cibi processati, additivi chimici e alcol. Essi credono che una dieta "Ital" possa purificare il corpo e l'anima, avvicinandoli a Jah.

I Rasta credono anche nella reincarnazione e nel concetto di "vita eterna". Secondo la loro visione, la vita terrena è solo una fase transitoria, e dopo la morte l'anima si reincarna fino a raggiungere l'illuminazione spirituale e l'unione con Jah. I Rasta non temono la morte, poiché la vedono come un passaggio verso una vita migliore.

Un altro aspetto importante delle credenze Rasta è il rifiuto del sistema "Babylon", che rappresenta l'oppressione, il materialismo e la corruzione della società occidentale. I Rasta credono che Babylon sia responsabile della schiavitù, del razzismo e delle ingiustizie sociali, e che sia destinato a cadere. Essi anelano a un ritorno alla terra promessa di Zion, dove potranno vivere in pace, armonia e libertà.

Infine, i Rasta credono nel potere della musica e della creatività come mezzi per elevare lo spirito e diffondere il loro messaggio. La musica reggae, in particolare, è vista come una forma di preghiera e di resistenza contro l'oppressione. Attraverso le loro canzoni, i musicisti Rasta esprimono la loro fede, la loro speranza e il loro desiderio di cambiamento sociale.

Che differenza c'è tra rasta e dread?

rasta e dread

I termini "Rasta" e "Dread" sono spesso usati in modo intercambiabile, ma in realtà hanno significati leggermente diversi. Mentre "Rasta" si riferisce a una persona che aderisce alla fede e allo stile di vita Rastafari, "Dread" è un termine più ampio che può includere anche persone che non sono necessariamente Rasta.

Il termine "Dread" deriva dalla parola "dreadlocks", che si riferisce allo stile di capelli caratteristico dei Rasta, in cui i capelli sono lasciati crescere naturalmente e si intrecciano in lunghe treccine. I dreadlocks hanno un significato spirituale per i Rasta, rappresentando la loro connessione con la natura e il rifiuto degli standard di bellezza occidentali.

Tuttavia, non tutte le persone che portano i dreadlocks sono Rasta. Alcuni individui possono adottare questo stile di capelli per ragioni estetiche o culturali, senza necessariamente aderire alle credenze e alle pratiche Rastafari. In questo senso, "Dread" può riferirsi a chiunque abbia i dreadlocks, indipendentemente dalla sua affiliazione religiosa o spirituale.

D'altra parte, essere un Rasta implica molto più che avere i dreadlocks. Come abbiamo visto, i Rasta seguono un insieme di principi e pratiche basati sulla loro fede in Jah, sul rispetto per la natura e sulla lotta contro l'oppressione. Mentre molti Rasta portano i dreadlocks come parte della loro identità spirituale e culturale, questo non è un requisito assoluto per essere un Rasta.

In sintesi, mentre tutti i Rasta possono essere considerati "Dread" nel senso che portano i dreadlocks, non tutti i "Dread" sono necessariamente Rasta. "Rasta" si riferisce specificamente a coloro che aderiscono alla fede e allo stile di vita Rastafari, mentre "Dread" è un termine più ampio che può includere anche persone che semplicemente adottano lo stile di capelli associato ai Rasta.

Come si fanno i rasta?

I dreadlocks, o "rasta", sono un elemento distintivo dell'identità Rastafari e sono spesso associati al movimento. Ci sono diversi metodi per creare i dreadlocks, ma il principio di base è quello di lasciare che i capelli si intreccino naturalmente, senza pettinarli o spazzolarli.

Uno dei metodi più comuni per iniziare i dreadlocks è il metodo "twist and rip" (attorciglia e strappa). Questo metodo prevede di dividere i capelli in sezioni, attorcigliarle strettamente e poi "strapparle" delicatamente per creare i dreads. Questo processo può essere ripetuto per diverse settimane o mesi, fino a quando i dreadlocks non si formano completamente.

Un altro metodo è il "backcombing" (pettinatura all'indietro), che consiste nel pettinare i capelli all'indietro, verso il cuoio capelluto, creando un groviglio che poi si trasforma in un dreadlock. Questo metodo può essere più veloce del "twist and rip", ma può anche essere più doloroso e dannoso per i capelli.

Alcuni Rasta preferiscono il metodo "freeform" (forma libera), che consiste semplicemente nel lasciare che i capelli si intreccino da soli, senza interventi o manipolazioni. Questo metodo richiede più tempo e pazienza, ma è considerato il più naturale e in linea con la filosofia Rastafari.

Indipendentemente dal metodo scelto, la cura dei dreadlocks richiede pazienza e dedizione. I Rasta di solito lavano i loro dreadlocks con shampoo naturali o a base di erbe, evitando prodotti chimici aggressivi che potrebbero danneggiare i capelli. Alcuni usano oli essenziali o cere naturali per idratare i dreadlocks e prevenire la secchezza.

È importante notare che i dreadlocks hanno un significato spirituale e culturale per i Rasta, e non sono semplicemente una scelta estetica. Per i Rasta, i dreadlocks rappresentano la loro connessione con la natura, il rifiuto degli standard di bellezza occidentali e l'impegno a vivere una vita semplice e naturale. 

Alcuni Rasta credono anche che i dreadlocks siano menzionati nella Bibbia, in particolare nel Libro dei Numeri, dove si fa riferimento ai "capelli intrecciati" dei Nazirei.

Cosa non mangiano i rasta?

I rasta seguono una dieta vegetariana chiamata "ital", che deriva dalla parola "vital". La dieta ital si basa sull'idea che il cibo debba essere naturale, puro e non contaminato da prodotti chimici o conservanti. I rasta evitano di mangiare carne, in particolare la carne di maiale, poiché ritengono che sia impura e che possa causare malattie. Inoltre, evitano di consumare alcol, tabacco e caffè, poiché credono che queste sostanze possano danneggiare il corpo e la mente.

La dieta ital include principalmente frutta, verdura, noci, semi, legumi e cereali integrali. I rasta preferiscono mangiare cibi freschi e locali, coltivati senza l'uso di pesticidi o altri prodotti chimici. Molti rasta coltivano il proprio cibo o acquistano prodotti da agricoltori locali che seguono pratiche agricole sostenibili.

Oltre a evitare la carne, i rasta non consumano anche altri prodotti di origine animale, come latte, uova e formaggi. Tuttavia, alcune varianti della dieta ital permettono il consumo di pesce, in particolare di pesce piccolo come le aringhe e le sardine.

I rasta credono che seguire una dieta ital li aiuti a mantenere il corpo e la mente puri e in armonia con la natura. La dieta ital è vista come un modo per onorare il proprio corpo, che è considerato un tempio, e per connettersi con la terra e l'universo.

Chi è il Dio dei rasta?

Haile Selassie I
Haile Selassie I

Il Dio dei rasta è Haile Selassie I, l'ultimo imperatore d'Etiopia, che regnò dal 1930 al 1974. I rasta credono che Haile Selassie I sia la reincarnazione di Gesù Cristo e il messia profetizzato nella Bibbia. Questa credenza si basa su diverse interpretazioni delle Scritture e su alcune coincidenze storiche.

Una delle principali ragioni per cui i rasta considerano Haile Selassie I come il loro Dio è il suo titolo di "Re dei Re, Signore dei Signori, Leone Conquistatore della Tribù di Giuda". Questo titolo è menzionato nell'Apocalisse di Giovanni (Apocalisse 19:16) e si riferisce a Gesù Cristo. I rasta credono che Haile Selassie I sia il fulfillment di questa profezia.

Inoltre, i rasta vedono Haile Selassie I come un leader spirituale e politico che ha lottato per l'uguaglianza e la giustizia per il popolo africano. Durante il suo regno, Haile Selassie I ha modernizzato l'Etiopia, ha promosso l'istruzione e ha resistito all'invasione italiana del paese nel 1935.

I rasta credono anche che Haile Selassie I sia il discendente diretto del re Salomone e della regina di Saba, una connessione che lo lega all'antico Israele e alle profezie bibliche. Questa credenza si basa sulla tradizione etiope che afferma che la regina di Saba abbia avuto un figlio con il re Salomone, dando origine alla dinastia reale etiope.

Per i rasta, Haile Selassie I rappresenta la speranza di liberazione e redenzione per il popolo africano, che ha sofferto secoli di oppressione e schiavitù. Credono che seguendo gli insegnamenti di Haile Selassie I e abbracciando la cultura rasta, possano raggiungere la libertà spirituale e fisica.

È importante notare che, sebbene Haile Selassie I sia venerato come Dio dai rasta, egli stesso era un devoto cristiano ortodosso e non ha mai accettato pubblicamente il ruolo di messia attribuitogli dai rasta.

Come si tolgono i rasta?

I dreadlocks, o "rasta", sono un elemento distintivo della cultura rasta. I rasta credono che i dreadlocks siano un simbolo di forza, spiritualità e connessione con la natura. Tuttavia, ci sono situazioni in cui un rasta potrebbe decidere di togliere i dreadlocks, sia per motivi personali che pratici.

Uno dei modi più comuni per togliere i dreadlocks è tagliare i capelli. Questo processo può essere fatto da un barbiere o da un parrucchiere esperto, che taglierà i dreadlocks il più vicino possibile al cuoio capelluto. Dopo il taglio, i capelli ricresceranno nella loro texture naturale.

Un altro metodo per rimuovere i dreadlocks è il "combing out", che consiste nel pettinare delicatamente i dreadlocks per scioglierli. Questo processo può richiedere molto tempo e pazienza, poiché i dreadlocks sono strettamente intrecciati e possono essere difficili da sciogliere. Per facilitare il processo, si possono utilizzare prodotti come balsami e oli per ammorbidire i capelli.

In alcuni casi, i rasta possono optare per il "dread-locking", che prevede l'uso di prodotti chimici per sciogliere i dreadlocks. Tuttavia, questo metodo può essere dannoso per i capelli e il cuoio capelluto, e molti rasta preferiscono evitarlo.

È importante notare che la decisione di togliere i dreadlocks è personale e può essere influenzata da diversi fattori, come cambiamenti nello stile di vita, esigenze lavorative o problemi di salute. Alcuni rasta possono vedere la rimozione dei dreadlocks come un allontanamento dalla loro spiritualità, mentre altri possono considerarla parte del loro viaggio personale.

Quante volte si lavano i rasta?

Contrariamente a quanto si possa pensare, i rasta si lavano regolarmente i capelli e i dreadlocks. Tuttavia, il loro approccio alla cura dei capelli è diverso da quello convenzionale, poiché evitano l'uso di prodotti chimici aggressivi e privilegiano metodi naturali.

I rasta di solito lavano i loro dreadlocks una o due volte alla settimana, a seconda delle loro esigenze individuali e delle condizioni dei loro capelli. Per il lavaggio, utilizzano principalmente acqua e, a volte, shampoo naturali a base di erbe o prodotti delicati senza solfati.

Durante il lavaggio, i rasta massaggiano delicatamente il cuoio capelluto e i dreadlocks per rimuovere lo sporco e il sebo in eccesso. Evitano di strofinare vigorosamente i dreadlocks, poiché questo potrebbe causare l'infeltrimento dei capelli e rendere i dreadlocks più difficili da gestire.

Dopo il lavaggio, i rasta lasciano asciugare i dreadlocks all'aria, evitando l'uso di asciugacapelli o altri strumenti di calore che potrebbero danneggiare i capelli. Per mantenere i dreadlocks idratati e prevenire la secchezza, alcuni rasta applicano oli naturali o balsami leggeri sulle punte.

Oltre al lavaggio regolare, i rasta dedicano del tempo alla manutenzione dei loro dreadlocks, separandoli delicatamente e riavvolgendo le ciocche allentate. Questo aiuta a mantenere i dreadlocks ordinati e previene l'infeltrimento eccessivo.

È importante sottolineare che l'igiene personale è una parte fondamentale della cultura rasta, poiché credono che il corpo sia un tempio e debba essere trattato con rispetto e cura. La pulizia dei dreadlocks è vista come un atto di amore verso se stessi e un modo per onorare la propria spiritualità.

In conclusione, la cultura rasta è un movimento affascinante e complesso che abbraccia uno stile di vita alternativo basato sulla spiritualità, il rispetto per la natura e la ricerca della libertà. Attraverso la loro dieta ital, l'adorazione di Haile Selassie I, l'uso dei dreadlocks e le pratiche di igiene personale, i rasta cercano di vivere in armonia con se stessi, con gli altri e con l'universo. Comprendere questi aspetti della cultura rasta può aiutarci ad apprezzare la diversità delle credenze e delle pratiche umane e a riflettere sul nostro rapporto con il mondo che ci circonda.

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Pubblicato Da: Marco
Pubblicato Il: 14 mag, 2024

“La mia libertà finisce dove comincia la vostra.” (M. L. King)Informatico di professione, antiproibizionista per passione.

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