Gli utilizzi della canapa
La canapa è fra le piante più versatili e si presta a svariati utilizzi: fabbricazione di tessuti, utilizzi medico-curativi, manifattura industriale e alimentare.
La canapa ha nome scientifico "cannabis" ed è una pianta annuale, originaria del continente asiatico e dell'India. Appartiene alla famiglia delle cannabacee, piante angiosperme dicotiledoni dell'ordine Rosales.
La coltivazione della canapa è antichissima e si pensa che in passato venisse utilizzata prevalentemente per i tessuti. Sono stati rinvenuti, infatti, tessuti in fibra di canapa risalenti già a 10.000 anni a. C. Tuttavia, si stima che fosse utilizzata dall'uomo, addirittura in epoca neolitica.
Pare che si sia diffusa in Occidente a partire dal XVIII secolo, con l'affermarsi delle colonie asiatiche e del commercio navale.
Proprietà terapeutiche della canapa
La Canapa ha diverse proprietà terapeutiche e dal 2016 è possibile prescriverla come medicinale in campo medico. La cannabis medicale è la varietà FM2, una genetica ibrida a prevalenza sativa; questa è caratterizzata da un contenuto bilanciato di cannabinoidi, in un range compreso tra 5 e 8 % di THC e 7,5 – 12% di CBD.
La canapa ad uso medico può essere utilizzata per alleviare dolore di tipo oncologico o derivanti da altre malattie. In particolare può alleviare:
disturbi cronici associati a sclerosi multipla o a lesioni del midollo spinale
effetti avversi della chemioterapia,
cura effetti collaterali di radioterapia o di alcune terapie per l'HIV
malattie reumatiche (artriti, osteoartrite, fibromialgia)
neuropatie
stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia o in pazienti oncologici.
La cannabis a uso medicinale può favorire l'abbassamento della pressione arteriosa in caso di glaucoma, per chi resiste alle terapie convenzionali. In alcuni casi può essere impiegata per ridurre i movimenti involontari del corpo nella sindrome di Gilles de la Tourette.
La cannabis più conosciuta è di due tipi: indica (o indiana) e sativa.
Esiste una differenza fra la canapa indica e la cannabis sativa che coinvolge le diverse proporzioni di cannabinoidi contenuti. I cannabinoidi sono i principi attivi insiti nelle piante di canapa, ma la quantità di ogni sostanza varia in base alla varietà della pianta.
Cannabis sativa
La canapa sativa è una varietà molto coltivata in Europa ed è stata legalizzata in Italia con la sentenza n. 4920/2019 della Corte di Cassazione italiana.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha riconosciuta come rimedio valido per alleviare l'ansia e lo stress; inoltre, è considerata un ottimo rimedio per combattere disturbi di insonnia, dolori e infiammazioni.
Il motivo della larga approvazione è legato all'alto contenuto del cannabinoide CBD (cannabidiolo), una sostanza con molte proprietà benefiche e non psicotropa. La cannabis CBD o light contiene un basso contenuto di THC, una sostanza altamente psicotropa, che può provocare diversi effetti collaterali.
Nel 2018 l'OMS pubblica un report che raccoglie tutte le pubblicazioni scientifiche condotte negli ultimi 5 anni sugli effetti del CBD: il cannabidiol critical report Meeting 4-7 June 2018, WHO.
Il CBD, infatti, è, in concentrazioni diverse, il principio attivo che agisce sui dolori muscolari e le infiammazioni; in particolare, la sua azione si concentra sul sistema endocannabinoide, alleviando i disturbi di ansia e stress e migliorando i disturbi del sonno.
La canapa Indica ha, invece, un alto contenuto di THC; questo cannabinoide ha effetti psicotropi e se assunto in alte dosi può causare danni alla salute. Per questo motivo la canapa indica non è stata legalizzata.
Utilizzo per i tessuti
Dalla canapa si ricava una fibra molto resistente, con la quale si fabbrica un tessuto adatto soprattutto per la produzione di cordami e altri materiali tessili.
La fibra della canapa è cava e igroscopica; questa combinazione permette di ottenere un filato di elevata capacità termoisolante e traspirante. Dal punto di vista strutturale il tessuto di canapa resiste all'azione meccanica; si usura raramente e resiste agli strappi.
Il tessuto di canapa può essere impiegato anche nel vestiario, per l'assoluto comfort e per la sua robustezza.
Plastica di canapa
La cellulosa proveniente dalla cannabis trova impiego nei materiali plastici biodegradabili, più comunemente detti "plastica di canapa". La plastica di canapa è un materiale bio che non impatta sull'ambiente; per questo motivo è molto apprezzato nei modelli di business dell'industria sostenibile.
con la plastica di canapa si fabbricano imballaggi e materiale per il confezionamento di vari tipi di prodotti.
Inoltre, nell'industria automobilistica la plastica di canapa è stata impiegata per la produzione di specchietti retrovisori per alcune auto. Un esperimento simile fu fatto nel lontano 1923, ma a livello più estremo: Hanry Ford, prima che entrasse in vigore la legge contro la canapa, creò la prima hemp body car; un'auto composta interamente da bioplastiche di canapa.
L'utilizzo della bioplastica al posto della plastica tradizionale è lo strumento attraverso il quale si cerca di invertire l'inquinamento dei mari.
Biocarburante di canapa
Le ricerche sugli utilizzi della canapa hanno avuto esiti positivi anche nei combustibili verdi.
Il biodisel si ottiene dalla spremitura dei semi della cannabis: è un combustibile puro, rinnovabile e a bassissimo impatto ambientale. Il biodisel alla canapa può sostituire totalmente o parzialmente gli odierni gasoli.
Tutta la pianta, inoltre, è in grado di produrre etanolo, un'alternativa all'inquinamento prodotto dal carburante.
Utilizzi alimentari della canapa
Fra gli utilizzi più noti della canapa sativa c'è il campo alimentare. La farina di canapa è un ingrediente naturale, che non causa allergie e può essere impiegato per i prodotti da forno e la pasta di canapa.
La farina di canapa si ricava dalla macinazione dei semi di canapa sativa; per questo non ha alti livelli THC, ma contiene alte quantità di CBD. È un prodotto naturalmente privo di glutine e digeribile da tutti.
In campo alimentare, la cannabis può essere utilizzata per ottenere olio e latte; inoltre, le foglie della canapa sativa possono essere la base per un'ottima tisana rilassante.
La tisana di canapa solitamente viene miscelata con altri aromi per esaltare profumo e sapore. Trattandosi di cannabis sativa la tisana non ha effetti psicotropi, ma può dare, invece alcuni benefici.
Sostanzialmente gli effetti principali sono tipici del CBD: relax, riduzione di ansia e stress come le tisane di melissa o camomilla. Grazie alle proprietà antinfiammatorie ha effetto anche sui dolori mestruali e sui problemi di cattiva digestione.
Utilizzi della canapa per l'ambiente
La pianta di canapa è utilizzata anche per la fitorimediazione o fitorisanamento. Questa tecnica permette di bonificare i terreni contaminati attraverso la piantumazione e la coltivazione di specifiche piante in grado di estrarre i metalli pesanti dal terreno.
In questo modo si attiva una pulizia dei terreni e si stimola la degradazione dei composti organici.
La canapa è una fra le piante più utilizzate per due motivi: per prima cosa la cannabis è una pianta che cresce velocemente e non ha bisogno di cure particolari; ha una straordinaria capacità di assorbire cadmio e diossine.
Oggi, la canapa è utilizzata anche per risanare i terreni nelle aree di Chernobyl e di Fukushima, grazie alla capacità di assorbire le radiazioni.
Carta di canapa
I mille utilizzi della canapa non escludono la produzione dell carta. La carta di canapa è considerata un salvagente ecologico, perché permette di produrre una risorsa valida, salvando molti alberi dall'abbattimento. Inoltre, si può riciclare fino a 7 volte, senza che se ne perda la qualità.
Le caratteristiche più importanti sono nella lavorazione che non richiede l'uso di prodotti chimici, d'obbligo, invece, nella produzione della carta tradizionale. I materiali chimici utilizzati nella produzione della carta sono dannosi per l'ambiente e per le persone.
Rispetto agli alberi da carta, la canapa può essere piantata facilmente e quasi ovunque, rispettando l'economia locale e garantendo materie prime a KM 0.
Materiali Ecologici per Edilizia
Altri utilizzi si possono avere dal legno ricavato dagli steli della pianta di canapa, utilizzati nella bioedilizia.
Il legno dello stelo si abbina alla calce, la quale fa da legante per produrre rivestimenti per varie costruzioni. Lo stesso materiale può essere adattato per restaurare e recuperare materiali edili, garantendo un adeguato comfort termico.
Essendo igroscopica e termoisolante, la canapa è permeabile al vapore acqueo e resiste al gelo, al fuoco e si usura difficilmente.
I materiali bioedili ricavati dalla canapa non sono nocivi per le persone, dato che non rilasciano alcuna sostanza tossica. Sono naturali al 100% e non impattano sull'ambiente, ma contribuiscono a mantenere l'aria più sana e respirabile.
Dal punto di vista dell'utilità sono più performanti di altri materiali:
sono antisettici e resistono nel tempo ad agenti esterni
evitano la formazione di condense
traspirabili, deumidificanti e antimuffa
Cosmetici alla canapa
La canapa ha ampio utilizzo anche nella cosmesi bio; in particolare, hanno grande impiego l'olio CBD e i semi della pianta. La varietà impiegata per la cosmesi è sempre la canapa sativa, pertanto nessun cosmetico contiene THC.
Oltre all'impiego di olio e semi di canapa per creare i cosmetici si utilizzano altre sostanze selezionate per la cura della pelle, dei capelli e per la cura della persona in genere.
Tra i più efficaci ci sono:
creme idratanti per viso e corpo
shampoo per capelli
sapone alla canapa
detergente intimo
Le proprietà delle creme alla canapa sono soprattutto idratanti e nutrienti, con proprietà anti-age. Sono ricche di acido gamma Linoleico, il quale previene la disidratazione e la desquamazione della pelle, assicurando l'elasticità e la luminosità naturale della pelle.
La canapa sativa è naturalmente capace di contrastare i radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cellulare. Inoltre le creme alla cannabis hanno proprietà antinfiammatorie, efficaci contro dermatiti e acne e altri problemi dermatologici.
Le creme e gli oli alla canapa possono essere utilizzati per tutti i tipi di pelle.
Lo shampoo è un ottimo prodotto per i capelli sfibrati e secchi. Ad esempio, può risanare le lunghezze che hanno subito diversi processi chimici, come colorazioni o permanenti.
Il sapone e il detergente intimo hanno proprietà soprattutto idratanti, igienizzanti e antinfiammatori.
Cosa fare con gli scarti
La canapa è una pianta dai mille utilizzi e anche gli scarti possono essere reimpiegati e recuperati. Gli impieghi degli scarti sono fra i più svariati, dalla cucina, all'utilizzo personale.
La cannabis, infatti, è una pianta molto facile da lavorare e molti prodotti si possono ricavare anche in casa in autonomia.
Gli scarti che avanzano sono rami, foglie e trim. Il trim è un materiale che ricopre le infiorescenze e deve essere eliminato per permettere la corretta maturazione dei fiori. Questo materiale è ricco di resina e può essere destinato a diversi utilizzi, quali:
estratto: un composto più pregiato delle infiorescenze e caratterizzato da effetti più intensi, per la grande quantità di cannabinoidi contenuti.
burro alla cannabis o cannabutter: è un burro a base di marijuana ottenuto dal materiale vegetale residuo, tenuto ad infusione per tempi lunghi e a fuoco lento. A questo si dovrà aggiungere una piccola parte di burro tradizionale, fuso.
hash: dato che il trim contiene in prevalenza resina è indicato per riprodurre hashish fatto in casa. Si dovrà fare attenzione all'uso, poiché contenendo THC concentrato produrrà effetti più intensi rispetto agli spinelli. Tuttavia, la mente resterà abbastanza lucida e sarà stimolata dagli effetti.
vaporizzazione: è un altro modo di assumere la cannabis in maniera più salutare rispetto al fumo. L'erba non viene bruciata, ma vaporizzata, così da sfruttare meglio i cannabinoidi e i terpeni. In questo modo si potrà evitare il fumo irritante e pieno di crorofilla della pianta.
Bhang: il bhang è una bevanda di origine indiana, molto antica, che veniva utilizzata nelle cerimonie e nelle feste religiose. Si ottiene dagli scarti delle foglie tritate, mescolate a latte o altre bevande.